Album dell’anno 2014 – Selvhenter “Motions of large bodies”
DISCO DELL’ANNO 2014
Selvhenter
“Motions of large bodies”
Eget vaerelse records
http://www.egetvaerelse.dk/
Scegliere la top 10 o il miglior disco dell’anno al contrario di quello che tutti dicono, è facile. Non è una questione di ruminare tra tutti i dischi acquistati, ascoltati, prestati e mai ritornati. Semplicemente lo senti e dici “ok questo è un cazzo di disco”. Poi alla fine dell’anno, ovvero il 30 (lasciamo il 31 ad altro), basta chiederti “qual’è quel disco che spazza via ogni altro disco?” e la risposta ce l’hai in un secondo.
Per Gwendalyn il vincitore è il quintetto femminile danese Selvhenter con l’album Motions of large bodies. Coniglietto d’oro per la fanciulle.
Queste muse di Moon Dog stravolgono jazz, noise e percussioni con la potenza di una nave transatlantica. Tutto risuona all’interno delle loro tracce titaniche, le Signore non ci vanno leggere, basta ascoltarsi “Stirb Langsam” per farsi un’idea dell’estetica perversa del loro suono. Nulla da invidiare agli Zu. E se dico tutto, intendo tutto. Tribalismi punk e ritmi teutonici sono all’ordine del giorno, culminando in Balinesisk Ruder. E si ripiega su zone elettroniche sottili come in Spirituel Vaekstpakke o Wolfgang.
Nota di merito va anche alla grafica del gruppo: splendidi collage da photoshop 3…
Come diceva Freddy Mercury: fat bottom girls they make the rockin’ world go round.
Buon anno e buon ascolto.