Colibrì ‒ Puntata #04 ‒ Storie d’immigrazione
5 febbraio 2018
Colibrì: i libri, per becco di chi li legge ‒ Un programma che vuole dar voce ai lettori, per chiacchierare di libri con leggerezza e passione
A cura di Seba Marvin, con Françoise Gehring e Amira Khali
? IN QUESTA PUNTATA
Di immigrazione e di immigrati si parla sempre molto spesso, nella maggior parte dei casi affidandosi a statistiche e sensazioni più o meno fondate. Ma se parlassimo di questo a partire dalle storie delle singole persone, per una volta? Se provassimo a metterci nei loro panni, grazie a un romanzo? Oppure che ne dite di mettere alla prova l’immaginazione, pensando che il paese d’arrivo potrebbe esssere Marte o che in un altro mondo non sarebbe più necessario attraversare il Mediterraneo, perché basterebbe semplicemente attraversare una porta? Insomma, nella quarta puntata di Colibrì si parlerà dei vari tipi di sguardo che noi occidentali portiamo alle storie di immigrazione.
Se Dio fosse svizzero di Hugo Loetscher (Armando Dadò Editore, 2004; curatela e traduzione di Mattia Mantovani)
«Cosa sarebbe successo se Dio fosse stato svizzero? Avrebbe creato il mondo, oppure starebbe ancora aspettando il momento propizio? […] Questo libro di Hugo Loetscher, composto da interventi ed elzeviri scritti per giornali e riviste, prende spunto da simili questioni e le svolge muovendosi sempre sul sottilissimo filo del paradosso. Ne risulta un ritratto della Svizzera non privo di uno humor disincantato e affettuoso, che mette in risalto i pregi e i difetti dell’elveticità. Ma quello che si profila nelle pagine di questo libro non è soltanto un ritratto divertente, ironico e inseme impietoso della Svizzera così com’era e così com’è, o magari così come vorrebbe continuare ad essere. È anche e soprattutto il ritratto di una Svizzera che deve lasciarsi alle spalle i propri miti e le proprie leggende per imboccare quella che, secondo Loetscher, è l’unica via percorribile: essere una nazione normale in mezzo ad altre nazioni normali.»
? LE RECENSIONI DI BOOKS CAFÉ
Il mugnaio urlante di Arto Paasilinna (Iperborea, 1997; traduzione di E. Boella)
a cura di LaurArt (blog Books Café; sito web; canale youtube)
I quattro accordi di Don Miguel Ruiz (Il punto d’incontro, 2011; traduzione di Alfredo Colitto)
a cura di Patrizia Ruggiu
Un paio di segnalazioni per scrittrici e scrittori under 35:
- Fino a venerdì 9 febbraio è possibile inviare la propria candidatura per partecipare al Progetto Cenacolo organizzato dagli Eventi Letterari Monte Verità, un workshop sui generis rivolto a giovani autrici e autori provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera, il cui mentore quest’anno sarà il poeta ticinese Fabio Pusterla. Maggiori info e bando di concorso qui: http://eventiletterari.swiss/it/eventiletterari/cenacolo-monte-verita.html
- L’ASSI (Associazione degli Scrittori Svizzeri di lingua Italiana) promuove una nuova iniziativa editoriale per giovani autrici e autori, che comporta la scrittura di un breve racconto sul tema dell’estate. Per maggiori info contattare direttamente il membro di comitato Mattia Bertoldi al seguente indirizzo email: mattia.bertoldi [at] yahoo [punto] it.
Reading list:
- Alessandro Leogrande ‒ Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Universale Economica Feltrinelli, 2016)
- Alessandro Leogrande ‒ La frontiera (Universale Economica Feltrinelli, 2017)
- Emma-Jane Kirby ‒ L’ottico di Lampedusa (Salani Editore, 2017; traduzione di G. Calza)
- Fabrizio Gatti ‒ Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini (BUR, 2008)
- Ray Bradbury ‒ Cronache marziane (Oscar Mondadori, 2016; traduzione di Giorgio Monicelli)
- Mohsin Hamid ‒ Exit West (Einaudi, 2017; traduzione di Norman Gobetti)
Playlist:
- Led Zeppelin ‒ Immigrant Song (Led Zeppelin III, 1977)
- Tiken Jah Fakoly ‒ Africain à Paris (L’Africain, 2007)
- Fatoumata Diawara ‒ Clandestin (Fatou, 2011)