I Am Here Now – mostra Lugano

I am here now

I Am Here Now – racconti dei giovani esuli dalle terre dell’Ex Jugoslavia
Mostra audio pittorica dal 24 al 30 novembre 2014
Teatro il Foce – Lugano

Storie prodotte da: RSI – Rete Due; registrato allo studio 4 della Radiotelevisi­one svizzera da Thomas Chiesa

“Non mi sono mai reso conto di quanto potesse essere dura la guerra, ma non per chi l’ha vissuto, ma per chi ancora oggi si porta dietro ricordi pesanti. Non ho parole per descrivere ciò che ho provato sentendo simili storie. Grazie per i racconti.” A.
Bellinzona – 20.05.2014)

DA LUN  24.11.14 A DOM 30.11.14
lun – ven 08:30 > 12:30 aperto alle scuole
lun – ven 13:30 > 19:00 aperto al pubblico
sab – dom 10:00 > 21:00 aperto al pubblico

Entrata: 5 CHF + offerta libera

ASCOLTO COLLETTIVO E PRESENTAZIONE DEL LIBRO IN COPIE LIMITATE
SAB 29.11 ore 21:00

La guerra non è solo fisica, ma prosegue ben oltre i suoi confini tangibili e si trasfor ma in uno stato mentale. Rimane attivo per molto tempo dopo, nelle persone che la guerra l’hanno subita, a volte anche per tutta la vita. La violenza inaudita vissuta non può nascondersi o sparire: occorre rielaborarla. Ci vuole tempo e forse nemmeno il tempo è sufficiente. Comprendere come lo scatenarsi della violenza abbia stupito le persone, come sia facile immedesimarsi nelle reazioni, nelle scelte compiute dalla maggior parte di loro, avvicina e contribuisce ad abbattere i muri dell’indifferenza.

IL PROGETTO
Questo lavoro vorrebbe mostrare cosa sia successo alle persone che la guerra l’hanno vissuta, nelle sue diverse sfaccettature e da parti differenti, ma che hanno un punto in comune, cioè essere rimaste nel paese che le ha ospitate durante il conflitto. A vent’anni dall’ultimo grande conflitto europeo ricostruiamo alcune storie di esuli moderni, che hanno ormai trascorso la maggior parte della loro vita in Svizzera. In questo luogo per loro sconosciuto, mischiati agli altri cittadini e lasciandosi apparentemente scomparire le tracce del loro passato, si sono dovuti reinventare un’identità, malgrado il vissuto dell’esperienza più tragica per l’essere umano: la guerra.

LA PRODUZIONE
Il raccolto del lavoro sfocia in una produzione cross–mediale:

I RACCONTI
Alan Alpenfelt tra il 2012 e 2013 ha ascoltato le storie di 18 persone fuggite a causa del conflitto balcanico quando avevano tra 10 e 20 anni e che tutt’ora vivono in Ticino, integrandosi e cercando di superare lo strappo subito. Le testimonianze sono state trasformate anonimamente in una serie di storie audio rilette da degli attori permettendo al racconto di acquisire valore universale. Ogni vissuto personale e il vissuto di tutti, passato, presente o che verrà.

MOSTRA AUDIO–PITTORICA
L’artista Ravi Tironi dipinge le storie degli esuli ascoltandone le voci senza mai conoscerne l’identità, utilizzando diverse tecniche per trasportare su quadro ciò che sente. Assembla il quadro alla maniera rinascimentale preparando il fondo del tessuto ed il supporto. Il materiale usato varia a seconda della storia, ma ognuna ha in comune l’utilizzo del gesso fresco: come avviene per la vita, esso può essere lavorato attraverso l’incisione di solchi che plasmano la nostra esperienza. In essi il gesso accoglie polvere di pigmento che stringe a se prima di seccare, come si fa con le gioie più grandi o col dolore più profondo. I colori in trasparenza sono le memorie di ogni esule, coperte dagli strati di gesso come una censura, un forzato impedimento di espressione culturale e storico. Ma il colore si fa strada celando la sua luce: una grande indomita forza vitale. L’esposizione implica l’abbinamento di ogni quadro con la sua storia audio che e possibile ascoltare seduti e rivolti verso l’opera. L’effetto diventa un’esperienza multimediale ed immaginativa diversa per ogni persona: la storia raccontata evoca immagini proprie e le forme astratte amplificano le immagini evocate dai racconti audio trasformandosi in forme concrete.

Per ulteriori informazioni:
http://www.iamherenow.ch
http://www.vxxzweetz.com