Mr. Cave, blow my mind!
Mr. Cave, sei passato in città e ci siamo riuniti davanti al tuo altare del lupo, della bestia, dell’uomo degli addii, e ora piangiamo temporali di lacrime fino all’arrivo dell’alba.
I Grinderman hanno suonato nelle vicinanze di Milano il 6 ottobre 2010 per promuovere il nuovo disco “Grinderman 2”. Al nostro arrivo, era già troppo pieno, eppure eravamo convinti che non troppissima gente avrebbe partecipato. In fondo, chi diavolo sono i Grinderman?
Questo progetto di Cave, Ellis, Casey e Sclavunos è partito nel 2006 con Cave che iniziava a scrivere nuove canzone usando la chitarra come principale motore. Moltissima psichedelia e duro punk si mischiano a questi personaggi eleganti nella loro apparenza. Dopo la loro prima apparizione all’All Tomorrow’s Party nel Somerset nel 2007, hanno prodotto due album, Grinderman (1) e 2.
E Grindeman cosa vuol dire? To grind in inglese è riferito all’azione di fregare il grando per produrre la farina. Ma assume anche un significato più ambiguo, traducibile in “copulare”, senza mezzi termini o romanticità. La canzone di Prince Darling Nikki a un certo punto racconta come il tizio incontra questa donna che si masturbava nel salotto dell’albergo e gli chiede se vuole passare una notte nel suo castello. E alla fine, “call me back whenever you want to grind”. Bello.
A vederli live, sia Cave che Ellis potrebbero essere i portatori di un divino potere erotico, muovendosi in scena come dei magici serpenti biblici che emanano oscure ed irresistibili energie tentatrici. E quando Cave si avvicina al pubbico, come una mandria di servi in cerca della benedizione, loro allungano le mani per farsi sfiorare dal suo tocco faraonico. A 53 anni questo genio incontrastato della musica emette un potere ipnotico senza precedenti, sarà per la sua enorme presenza scenica o semplicemente per la sua lunga carriera da post-punker.
Infatti alla fine degli anni 70 assieme alla sua musa Anita Lane e i The Birthday Party fanno parte del movimento post-punk di Melbourne per esportarlo poi a Londra e Berlino negli anni 80 apparendo spesso alla Batcave, storico locale gotico. La sua carriera è davvero enorme e sarebbe un lavoro troppo lungo da iniziare e non proprio coerente con i Grinderman.
Vale la pena però dire due parole sui testi, che sono la linfa vitale di tutta la musica di Cave. Spesso ambigui e senza mezzi termini, toccano nei Bad Seeds temi biblici dalle Tentazioni originarie alle ambientazioni soprannaturali. Nei Grinderman si trovano si confrontano simbologie oscure tra sesso, paure profonde e memorie soppresse.
Questi testi poi conditi dalla cruda musica rock sono una perfetta terapia o risposta a molti problemi della vita.
Per saperne di più andate sul loro sito:
http://www.grinderman.com