Museo in Onda #04 – Vedute dall’alto – CON ALTRI OCCHI
Domenica 22 novembre 2015
Museo Vincenzo Vela – Ligornetto
Dalle 10.30 alle 13.00 gli speaker di Radio Gwendalyn Alan e Giovanni intratterranno gli ascoltatori con un pomeriggio di programmi composti in occasione della mostra Con la luce di Roma, fotografie dal 1840 al 1870, collezione Marco Antonetto (22 novembre 2015 – 10 aprile 2016). Direttamente dalla Stanza Verde al Museo Vincenzo Vela la postazione mobile di Radio Gwen diventa un’opportunità di scambio tra il pubblico del museo e gli ascoltatori radiofonici per approfondire il tema delle “Vedute dall’Alto”. Ovvero se guardando le cose, il mondo, da lontano o dall’alto, si vedranno effetti e dinamiche della nostra esistenza che non avremmo predetto.
http://www.bundesmuseen.ch/museo_vela/00281/00381/01598/01705/index.html?lang=it
Interventi speciali:
Ho visto Milano dall’alto
a cura di Veronica Tosetti
“Milano, prima di Porta Nuova, non era certo una città famosa per il suo skyline. Unica vetta incontrastata, il Duomo. Come è cambiata la Milano dagli anni Settanta ad oggi? Lo dicono i suoi edifici storici “a dettare epoche e gusti”, ma non solo. Per raccontare il cambiamento, serve un buon punto di vista, dall’alto magari. Dalla Milano raccontata nel documentario di Folco Quilici, alle parole usate da Pier Vittorio Tondelli per descrivere la Capitale del lavoro negli anni 80, si finisce per osservare la città attraverso gli occhi di altri giovani scrittori contemporanei, come Paolo Cognetti e Andrea Scarabelli. Un lungo volo nel tempo che racconta come è cambiata Milano.”
Cartografia e Potere
a cura di Sascha Cormano
Un programma in tre parti che analizza, per 3 diverse epoche, il rapporto tra la visione dall’alto e la visione dell’altro, sui cui agisce sempre un rapporto di potere.
Città lunari
raccolta casuali di impressioni su fotografie di città bombardate.
a cura di Alan Alpenfelt
La visione dall’alto è una visione che noi esseri umani non abbiamo. A meno che saliamo su una montagna alta, a meno che voliamo con un deltaplano, a meno che filmiamo una città con un drone, a meno che andiamo nello spazio e guardiamo la terra da lassù. Comunque sia non siamo fatti per vedere dall’alto. Guardiamo le cose nel dettaglio, non possiamo condividere una visione e la realtà la interpretiamo tutti in modo diverso – a volte simile, a volte contrastante. Non possiamo vedere il disegno completo, non possiamo condividere una verità, ma dobbiamo farcela raccontare, dobbiamo credere a chi ci sa raccontare bene una storia. In questo senso, saremo sempre schiavi di una realtà parziale che non accetteremo, la mancanza di una visione intera sarà – fino a quando esisteremo – la più grande frustrazione. Perciò da esseri parziali ci comporteremo: ipocriti, bugiardi, falsi. Ho chiesto a degli amici di descrivermi delle immagini di città colpite da bombardamenti in diversi momenti della storia moderna. Ypres, Gaza, Ground Zero, Aleppo. Infine gli ho mostrato la foto di Hiroshima.
Ritrasmissione della visita guidata di Luigi Giuliano Ceccarelli,
compositore, regista televisivo e documentarista (autore, tra gli altri, del film «Vincenzo Vela. Lo scultore della libertà») che racconta Roma per parole e immagini ispirandosi alle fotografie in mostra.