Roma (2018) – Alfonso Cuarón
Roma è il nome di un quartiere residenziale borghese di Città del Messico che negli anni settanta attraversa un periodo di cambiamenti, nel quale la popolazione è in fermento a causa della precarietà politica ed economica. La storia vede come protagonista Cleo (Yalitza Aparicio), ragazza di un ceto meno abbiente che lavora come domestica presso una famiglia benestante di “gringos”. Il lavoro a casa dei ricchi padroni sembra non terminare mai oltre che essere terribilmente monotono. Il film alterna momenti spensierati della vita borghese alle faccende interminabili delle donne di servizio, in un clima dove tutto convive nonostante le abissali diversità.
L’umiliante routine di Cleo sarà bruscamente spezzata da un’escalation di eventi che porteranno lo spettatore a domandarsi con che forza una donna possa sopportare tutto questo. Perché senza troppi giri di parole il film è un chiaro tributo alla figura femminile, indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza. Donne che, a caro prezzo ed in religioso silenzio, rappresentano l’unico vero cambiamento di una società, i cui uomini cambiano solo in apparenza. La pellicola è chiaramente basata su elementi autobiografici dell’infanzia del regista durante la quale la figura della tata è stata centrale al punto da dedicarle il film prima dei titoli di coda.
Insomma Cuarón non perde un colpo e dopo il successo di Gravity (2013) e di Children of men (2006) porta agli spettatori un nuovo capolavoro che si aggiudica il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia 2018. Distribuito, tra l’altro, dal colosso Netflix disponibile dal 15 dicembre.
Roma è un film toccante che lascia l’amaro in bocca, a tratti lento ma compensato immensamente dalle sequenze di immagini in bianco e nero che ti incollano letteralmente allo schermo. Non mancano, inoltre, i colpi di scena e le situazioni da “cuore in gola” che coinvolgono lo spettatore. Perchè nonostante la distanza geografica e storica il film ci pone davanti ad uno specchio con cui fare i conti e da cui è difficile sottrarsi. Consigliamo vivamente la visione coscienti che al termine il film non vi lascerà indifferenti.
Voto personale: