Colibrì ‒ Puntata #06 ‒ Conflitti, amore e distruzione
5 marzo 2018
Colibrì: i libri, per becco di chi li legge ‒ Un programma che vuole dar voce ai lettori, per chiacchierare di libri con leggerezza e passione
A cura di Seba Marvin
? IN QUESTA PUNTATA
Forse i tempi che stiamo vivendo sono tempi bui. O forse è solo un’impressione. Appare però chiaro che, fra tutte le luci che vediamo, le più luminose sono quelle dei roghi, delle esplosioni, degli spari che escono dalle bocche delle pistole. Quelle più visibili, non sono certo luci che ci guidano o ci indicano la strada, come potrebbero essere quelle di una torcia o di una stella.
Ma cosa succede se fra il baccano dei conflitti e i lampi della distruzione proviamo a infilarci l’amore? Non quello con la A maiuscola né quello romantico dei film. L’amore, semplicemente. Quello che genera invece di distruggere, quello che sorride alla vita qualunque cosa essa riservi.
Qui il testo del mini-monologo: http://sebamarvin.com/luci-che-guidano-luci-che-gridano/
? LIBRO TICINESE DEL MESE
Cielo di stelle. Robiei, 15 febbraio 1966 di Erminio Ferrari (Edizioni Casagrande, 2017)
«Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 1966, mentre sono in corso i lavori nella galleria d’adduzione dell’impianto idroelettrico tra la valle Bedretto e la val Bavona, nell’alto Canton Ticino, quindici operai italiani e due pompieri di Locarno muoiono uccisi dai gas tossici che ristagnano nel cunicolo. È l’incidente sul lavoro più grave mai avvenuto nella Svizzera italiana, uno dei molti entrati nella storia dell’emigrazione italiana.
Venticinque anni dopo, per scriverne su un giornale locale, Erminio Ferrari riporta la testimonianza di Angelo Da Dalto, l’unico superstite alla tragedia. A quella testimonianza ne seguono molte altre: Ferrari incontra i minatori attivi all’epoca sul cantiere, i dipendenti dell’Ofima (Officine Idroelettriche della Maggia), committente dell’opera, i pompieri che intervennero sul posto, e poi le vedove, le orfane. Cielo di stelle raccoglie quelle voci e quelle memorie – la miseria, la fatica, ma anche l’amore e la solidarietà – e ce le restituisce nella forma di un’appassionata e delicata narrazione letteraria, nel tentativo di capire che cosa resta oggi di quel dramma individuale e collettivo.»
La recensione di Seba Marvin per Viceversa Letteratura: http://www.viceversaletteratura.ch/book/16988
? LE RECENSIONI DI BOOKS CAFÉ
Frida Kahlo di Rauda Jamis (TEA, 2005; traduzione di F. Celotto). Il film citato nella recensione è invece Frida di Julie Taymor, con Salma Hayek nel ruolo della pittrice.
a cura di LaurArt (blog Books Café; sito web; canale youtube)
La padronanza dell’amore di Don Miguel Ruiz (Edizioni Il punto d’incontro, 2011; traduzione di A. Colitto)
a cura di Patrizia Ruggiu
? L’AGENDA
Ecco gli appuntamenti e le iniziative che vi abbiamo segnalato in questa puntata:
- Novità editoriale: La contadina di Noëmi Lerch, tradotto da Anna Allenabach e pubblicato da Gabriele Capelli Editore. Per saperne di più sull’autrice, qui un suo ritratto a parole.
- Incontro pubblico: I Premi Svizzeri di Letteratura e Chiassoletteraria organizzano un incontro con due dei laureati di quest’anno, Anna Felder (Gran Premio) e Fabiano Alborghetti (premiato per il suo romanzo in versi Maiser, di cui abbiamo parlato nella puntata #02). Quando e dove? Sabato 10 marzo alle 18h presso la Torre d’angolo a Mendrisio in via Paolo Torriani 9a, sopra la Libreria dei Ragazzi.
- Sito internet: ViceversaLetteratura.ch, dove trovare recensioni di libri di autrici e autori svizzeri e altri articoli che trattano di letteratura e di letteratura svizzera in particolare.
Reading list:
- Isaka Kôtarô ‒ La mort avec précision (Éditions Picquier, 2017; tradotto da Corinne Atlan)
- Révérien Rurangwa ‒ Génocidé (J’ai lu, 2007)
- Marina Lewycka ‒ Breve storia dei trattori in lingua ucraina (Mondadori, 2006; traduzione di Luigi Maria Sponzilli ‒ fuori catalogo, ma lo trovate in biblioteca)
- Walter Siti ‒ Bruciare tutto (Rizzoli, 2017)
Playlist:
- Ghali ‒ Cara Italia (2018)
- John Butler Trio ‒ Better Than (Grand National, 2007)
- John Lennon ‒ Imagine (Imagine, 1971)