Francesco Piu racconta come ha reinterpretato il blues nel suo nuovo album, «Crossing»

Abbiamo incontrato Francesco Piu, uno dei migliori bluesmen italiani in circolazione, vincitore di numerosi premi tra cui «Out of the blue’s» di Samadan nel 2008.

Francesco Piu si è esibito per anni come one man band ed è stato chiamato ad aprire concerti di grandissimi artisti, come Joe Bonamassa, John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Charlie Musselwhite, per citarne solo alcuni, inoltre  è stato ospite dei più importanti festival del genere, tra cui l’«International Blues Challenge» (Memphis USA), «Vallemaggia Magic Blues», «Blues to Bop» e, più di recente, si è esibito al Conservatorio di Lugano.

Per la tappa italiana di sabato 30 novembre al Teatro Duse di Besozzo (VA), nell’ambito del Festival «Black and Blue», Francesco Piu ha condiviso il palco con Mauro Piu (basso) e Silvio Centamore (batteria e percussioni).

Il risultato è stato un’esplosione di groove, frutto della perfetta sintonia tra i componenti, che hanno interpretato con evidente trasporto il repertorio originale e qualche cover.

Se il talento e lo stile di Francesco Piu sono ormai noti, a sorprendere sono stati Mauro Piu, che ha arricchito il suono con la discrezione del suo basso e Silvio Centamore, che ha saputo coinvolgere il pubblico e trasportarlo talvolta ai lavori forzati negli stati del Sud a ritmo di catene, talvolta in una medina del Mediterraneo, con le sue percussioni.

Un live da non perdere, che speriamo di poter rivedere presto in Canton Ticino.

Intanto, sentite cosa ci ha raccontato Francesco Piu:


Prossime date del tour: www.francescopiu.com/tour/
Festival Black and Blue: www.facebook.com/BlackBlueFestival/
Info e booking: www.slangmusic.com

Foto: Luca Muffatti