ROOMS DELAYED – Flickering traces

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Rooms Delayed – Flickering traces
Laverna Net Label
A cura di Fango Bianco

Coniglio recensione 4

Flickering traces è il nuovo parto di Vincenzo Nazzaro, alias Rooms Delayed.
È pubblicato in maniera incorporea e quindi, purtroppo, non si avrà la possibilità di stringere fra le mani una copia di questo disco. Ma forse è proprio così che deve essere, che la musica è sfuggente e melanconica e risulta quasi inafferrabile. Ed allora non resta che sedersi su quel bagnasciuga illustrato sulla copertina, a fissare il relitto che si staglia dinnanzi a noi. Muti.

È dipinto come musica ambient questo disco, ma non sono sicuro di ritrovarmi nella definizione, che è quanto mai vaga… certo, come citato sul sito dell’etichetta (dove sicuramente scoverete altre chicche di tale risma) si parla di ”una nuova modalità d’ascolto, sommessa e discreta” citando Brian Eno. Non mi ritrovo perché queste tracce riescono a catalizzare l’attenzione in maniera tutt’altro che sommessa, spingono invece l’immaginario verso una beatitudine liquida ed amniotica; sono piccoli movimenti ciclici, proprio come quelli delle onde. Gli ingredienti sono pochi e dosati sapientemente: chitarre, pedaliere e melanconia. Nulla più e tanto basta.

Queste tracce cambieranno più volte con gli ascolti, addizionate da eventuali rumori di fondo e di ambiente ma, ascoltati in cuffia, rendono la mattina un mondo a sé stante. Un mondo dove si spera che nulla o nessuno interrompa quello stato idilliaco che si prova scrutando il paesaggio dalla spiaggia, e che l’unica barca all’orizzonte resti quella vuota ed inutile, senza nessuna visita a turbare questi momenti di beata pace.

Un disco sicuramente consigliato, da lasciare andare per più e più ascolti consecutivi, entrando in una tenue ed avvolgente marea sonora.