Silent Carnival

Silent Carnival

Silent Carnival
Silent Carnival
10.2014

Old Bicycle Records | Viceversa Records

Coniglio recensione 5

 

a cura di Gwen.

Al primo ascolto in automobile (disco promo), subito ci piace. Direttamente dalla Sicilia arrivano influenze che non ci si aspetterebbe. Questo album ricorda i più bei momenti dei Coil, John Murphy, Cake, Songs: Ohia.
Passando all’ascolto in cuffia ci si lascia trasportare dai preziosi accompagnamenti di sottofondo, leggere piogge e tintinnii e la miriade di strumenti che, pur così numerosi ed eterogenei, riescono a ridarci un disco davvero unico e completo.

Marco Giambrone (già noto per aver calcato i palchi d’Italia con Marlowe ed aver prestato la sua chitarra all’esordio di Nazarin) si avventura in un percorso artistico elaborato, incisivo e di rara eleganza. Un album pressoché strumentale in cui le 9 tracce si susseguono in un amalgama translucido di note e immagini rubate alle mura di una casa antica nelle campagne siciliane (dove l’album è stato registrato con lo studio mobile L’Argent di Carlo Natoli, anche produttore artistico del disco). I brani catturano l’attenzione e trascinano in un ascolto umorale e viscerale, come un treno che non deve fermare in nessuna stazione, un’autostrada verso il nulla o semplicemente un pomeriggio passato ad ascoltare la pioggia. Il disco è stato scritto lasciando fluire le idee senza porre dei limiti di tempo o di stile e senza pensare per forza al “formato” canzone. Tempi dilatati, canzoni circolari, ampie progressioni strumentali, umori oscuri, stratificazioni. Ma anche spazio per delle melodie che affiorano e poi svaniscono tra i drones e il silenzio. Su tutto emergono il suono del Farfisa, le chitarre riverberate e minimali, le percussioni cupe e marziali. I preziosi interventi del violoncello di Andrea Serrapiglio della viola di John Eichenseer alias JHNO e del sax di Gianni Gebbia.

Silent Carnival è:
Marco Giambrone
: voce, chitarre, organo, percussioni, synth, loops, chamberlin, wheel, cracklebox, fiddle

Compagni di viaggio:
Alfonso de Marco: percussioni, basso, cori
Caterina Fede: organi, synth, balalaika, chimes, voce
Carlo Natoli: banjo su “Existence”  e dulcimer su “Gare du Nord”
John Eichenseer: viola su “carrying the fire”
Gianni Gebbia: sax alto su “crying dance”
Andrea Serrapiglio: violoncello su “June” e “It’s not real”
Salvo Ladduca: cori su Existence, Gare du Nord,
Giuseppe Cordaro: Electronics, chitarre, synth su “A process” – nebulophone, effects su Existence –
Luca Sciarratta: tapes su “Gare du Nord”

Produzione artistica: Carlo Natoli
Registrato nel silenzio di una casa di campagna nel cuore della Sicilia (Racalmuto) grazie a L’Argent studio mobile di Carlo Natoli.
Mixato e masterizzato da Carlo Natoli presso Phantasma – recording and production studio (Ragusa)
Graphic layout: Marco Giambrone