Tutti quelli che cadono – S. Beckett ON AIR

Venerdì 22 gennaio
PRIMA di Tutti quelli che cadono, S. Beckett
Produzione Cambusa Teatro

Lo spettacolo verrà mandato in onda su Radio Gwendalyn, LIVE.

ORE 20.30.

http://www.cambusateatro.com/stagione/tutti-quelli-che-cadono

Debutto in prima assoluta della nuova produzione CambusaTeatro.Regia: Laura Pasetti. Con: Laura Rullo, Adele Raes, Massimo Leonardo Villucci, Ulisse Romanò, Marco Taddei. Aiuto regia: Sylvia Milton. Assistente di produzione: Elisa Conte. Scenografia: Leonardo Modena. Disegno Luci: Manuel Frenda. Costumi: Simona Paci. Musiche originali di Simone Barbieri.

Dio benedica tutti quelli che cadono… Si tratta di uno stralcio dalla Bibbia con cui si conclude questo dramma scritto da Beckett. Il radio dramma sembra un sogno “sonoro”, o la rivisitazione di memorie sonore da parte di una signora anziana e grassottella, una signora qualunque, una Winnie qualunque che si affanna ad arrivare alla stazione dove il marito cieco arriverà col treno. Durante il tragitto da casa al treno, la signora Rooney incontra una serie di personaggi che sembrano uscire direttamente dal suo passato, un passato distorto, insulso, forse anche un pò inutile. Ciascun personaggio arriva su un mezzo di trasporto e la “trasporterà” appunto un pò più vicino a se stessa, un pò più vicina alla verità di se stessa oppure, come spesso accade con Beckett, trasporterà noi dalla realtà al mondo surreale dei Rooney ricordandoci che “siamo tutti fragili” e come tali, tutti colpevoli di cadute più o meno coscienti. Il signor Rooney arriverà, ma il treno è in ritardo. Un ritardo che sembra essere un campanello d’allarme per la signora Rooney che non finirà mai di chiedere come mai il treno è arrivato in ritardo, che cosa è successo. Il marito non risponderà, così come non le risponderà il passato. Un bambino le farà intuire la verità, o forse siamo noi a illuderci che sia così. Cadranno di nuovo, si sosterranno di nuovo, sotto la pioggia, che purifica, che vivifica e che cancella, ogni colpa. E Dio li benedirà, essere umani maledetti, incompleti, soli e incomprensibili, senza pietà.