Pardo 2015 – ENTERTAINMENT ***°

di Rick Alverson
Stati Uniti – 2015 – 104′
con Gregg Turkington, John C. Reilly, Tye Sheridan, Michael Cera, Amy Seimetz
Produzione: Jagjaguwar, Made Bed Productions, Nomadic Independence Pictures, Complex Corporation, Epic Pictures Group

Coniglio-recensione-tre-e-mezzo

Il film segue le vicende di uno stand-up comedian (Gregg Turkington), cinico e disinteressato, a metà strada tra Andy Kaufman e una sorta di bizzarria che ricorda Emo Philips (invecchiato meglio).

Girano in due, lui e un clown/performer in apertura (sottospecie di Jerry Lewis pantomimico, violento e innocente, in grado di scatenare una rivolta con un solo gesto), tra bettole californiane semideserte, prigioni e ovunque riescano a fare una serata. Nel tempo liberato, passeggiate e guide turistiche che insieme al protagonista ci fanno scoprire una California fatta di cimiteri di aeroplani, campi di arance, deserti, radure sconfinate, valli, personaggi decadenti e bizzarri: un’automobile schiantata nel deserto che sembra precipitata in fiamme dallo spazio.

Tra chiamate a una figlia che non si sa se sia immaginaria o meno, eventi psichedelici e sensazionali, una ricchissima colonna sonora e due guest star: John C. Reilly, cugino logorroico milionario, uscito appena di galera e intento ad aiutare il comico con business plan e consigli; Michael Cera, (Juno, etc) comparsata nel cesso di un’area di servizio per un dialogo a sfondo sessuale di nondetto.

Intanto seguiamo il marasma del comico, che in un crollo psichico finale parteciperà a una telenovela spagnola.

Gilles Deleuze scriveva in pourparler un capitolo sulla superiorità della scrittura anglo-americana. Scontato il cattivo gusto qui sotto, così è anche per questo film: culto.

“Perché Madonna dava da mangiare cibo per cani a suo figlio appena nato?
Non aveva scelta… era l’unica cosa che le usciva dai seni.”

a cura di NN.