Seventeen dens @ ego gallery

ego gallery presenta il 7 novembre Seventeen dens, personale di 108 a Lugano

ego gallery, galleria d’arte contemporanea dedicata ai giovani artisti, presenta l’esposizione Seveteen denspersonale di 108, giovane artista italiano, che aprirà le porte al pubblico mercoledì 7 novembre a partire dalle 17.30 in Via Luigi Canonica 9 a Lugano.
La galleria si prepara all’ arrivo dell’ inverno, accogliendo un artista che in mezzo alla neve e alla nebbia ha trovato il suo equilibrio. L’esposizione Seventeen dens – diciassette tane – offre al pubblico l’opportunità d’intrufolarsi nell’ inconsueto immaginario di 108, nel quale ciascuno potrà trovare riparo.

I perché e il lavoro di 108
108 sono le tentazioni materiali da superare per raggiungere il Nirvana, secondo buddhisti e induisti i mantra sarebbero da ripetere 108 volte, di 108° è l’angolo del pentagono, uno degli angoli più importanti che compongono la sezione aurea. 108 è anche un numero affascinante per Guido Bisagni (Alessandria, 1978) che lo ha scelto, da diverso tempo ormai, come suo pseudonimo.
Alla fine degli anni ‘90, seguendo artisti contemporanei come Stak, Guido Bisagni inizia una nuova ricerca personale diventando uno dei primi artisti del Post-graffitismo europeo ad abbandonare il lettering per concentrarsi su questa misteriosa sequenza di cifre.
L’artista è innovatore anche nell’uso della forma: i suoi primi lavori conosciuti sono figure organiche astratte, di colore giallo, ritagliate da carta autocollante in maniera istintiva e compulsiva. In effetti, 108 ha contaminato con almeno 3000 delle sue pellicole adesive diverse città tra cui Milano, Berlino, New York, Londra, Parigi e Oslo, influenzando con il suo stile un’intera generazione di street artists.
108, con il passare del tempo, comincia un viaggio introspettivo e oscuro che condiziona notevolmente i suoi lavori. Distaccandosi violentemente dal filone “pop”, indaga la forma pura, carica di significato simbolico.
Risultato: le sue tele e le sue enormi pitture murali raffiguranti sagome nere, si trasformano in secolari menhir densi di significato, in fantasmi del passato pronti ad interferire con il nostro presente, in ponti che partono dal suolo sul quale stiamo e finiscono nell’ignoto.
Chiamato ad esporre in musei e gallerie private, 108 si cimenta inoltre in installazioni multimediali attraverso composizioni sonore.