Transmediale 11

Transmediale 11
RESPONSE :ABILITY

Personalmente una grande delusione.

Il Transmediale nasce come festival parallelo all’International Forum of New Cinema’ nel 1988.

Fu contenitore e vetrina di tutto il materiale filmico, autoriale, di genere, e sperimentale documentaristico che peró non vene valorizzato dalla Berlinale che ormai si è evoluto in un festival del cinema di fama internazionale.
TRANSMEDIALE è il posto dove filosoficamente investighiamo il noi, mutante-fisico-cognitivo-social-comportamentale-elettronico-digitale dell’epoca attuale Foot in mouth. Il tutto tramite, e attraverso i media, i new media ed ora il web 2. Si è evoluto e sviluppato a sua volta come forum internazionale, il luogo per discutere, investigare, dibattere ed approfondire l’epoca contemporanea.

Ospitato dalla Haus der Kulturen der Welt, è il meglio dei workshop seminari talk che la controcultura può desiderare.

transmediale.11 from Büro Achter April on Vimeo.
Tutto questo viene descritto come una favola imperdibile. Ma una volta sperimentata l’aspettativa, per quanto mi riguarda il tutto si disintegra. Personalmente l’ ho percepito come  un comizio politico estremista di borghesi, alle prese con bio-etica, archeologia multimediale e poco , anzi, pochissimo humour.

Ve lo devo ripetere? Eddai: una delusione e noia mortale.

Scusate ma tutto questo negativismo deriva probabilmente  dal fatto che mi sia azzoppata proprio all’inizio e mi sia persa il meglio di quello che sarebbe accaduto; dal venerdì alla domenica notte…

Sob sob: Transmediale 2011 è stata per me una prova, un test per la Transmediale 2012… soprattutto la CTM (vabbè, questo andate a leggervelo qui), molto più humour ed energia creativa.

Ho sentito tanti pareri contrastanti  da “outsider” e “insider” dalle varie attività che potete rivedere e riascoltare sul sito stesso, cliccando qui.
Questa edizione ha messo in risalto i temi della responsabilità o l’abilità a rispondere, reagire, essere attivi  e propositivi o pro attivi, coincidendo con il centenario di Marshall McLuhan: il grande il filosofo dell’ età contemporanea. Se non avete letto nulla di lui, consiglio di farlo ora con questo libro qui.

Per esempio “Gli strumenti del comunicare” è da leggere però in lingua originale, a pensarci bene tutto McLuhan è da leggere in lingua, tradotti i suoi testi sono una violenza per gli animi incerti e sono sicuramente incomprensibili.

In lingua, McLuhan è La Bibbia.

Molto interessanti i cicli di Lectures, dedicatigli.
Avvincente,  l’intervento di Mark Surman, (Mozilla Faundation) tenutasi all’ ambasciata Canadese, già questo ha fatto la differenza.
Idem i beveracci al piano di sotto con tappeto visivo di arte situazionista a matrice numerica.
E per i feticisti, l’oggetto da portare a casa: ossia la stampa in copie limitate della inedita primissima versione di Counterblast di Mcluhan,1954; il testo che sancisce il passaggio da Mcluhan insegnante di inglese a Mcluhan filosofo anticipatore visionario dell’oggi (edito da Ginko press, per 20 euro reperibile solo là, quindi ve lo siete perso).
Confesso di averci fatto un pensierino, ma casina straripa e le tasse sul peso in eccesso del bagaglio a mano delle compagnie low cost sono salatate.
Per cui, no Counterblast; e questa edizione rimane nella mia mente solo una impressione frammentaria.

Sicuramente tornerò l’anno prossimo, con meno aspettative. Meglio no?

Antidoto.


Per i radiofili e a chi interessano i Radiodrammi, ecco la prima parte di 6 di una discussione interessantissima sulla magia…