Gli Arnold

LA VOIX ARNOLD_TOT

Il viaggio di Arnold (attraverso i media)
http://www.ilviaggiodiarnold.ch

Questa sera 12 febbraio ore 20.30 al Teatro Il Foce di Lugano va in scena La Voce di Arnold, uno dei tanti linguaggi artistici  (vedi sotto) che compongono il grosso progetto di racconto di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis.

Arnold realizza un sogno: partire. Lasciare tutto quanto ed andarsene. Dove? Non ha importanza. È che il sogno si trasforma in incubo. Perché non è che uno perda i problemi abbandonando casa, non è che andandosene si risolva tutto. Si dimentica. Dimenticare significa anche essere dimenticati. Da un luogo si proviene. Capirlo potrebbe significare vive- re, anche altrove. È questa la storia che ci ha affascinato. È così che siamo partiti. Oggi: 38 anni dopo. In due.

Utilizzando mezzi pubblici. Incontrando gente e seguendo il vento. Un giorno dopo l’altro per cercare il significato di partire e arrivare. Qualcuno dice che non appartieni ad un luogo se non ne vedi almeno sette tramonti. Forse è quello il senso. Camminando pensavamo a vento, aria, acqua e sale. Ogni giorno luoghi, co- lori, odori diversi. Il monologo è figlio del viaggio. Immagini e suoni nel testo non potevano essere descritti, perché registrandoli li avremmo portati nello spettacolo. Così come la musica. Musica per sovrapporre dinamiche e tessuti.

Cercando mondi sempre diversi ma legati alla narrazione. L’abbiamo voluta sul palco: intromessa, presente e fondamentale al- la storia. Storia che vive di immagini, che sono la memoria di Arnold. 8 metri di telo, come se le immagini fossero partorite dai ricordi di Arnold. Dettagli e grandi spazi, mescolati, ricostruiti, così da creare un continuo dialogo tra realtà e poesia. Immagini reali
ma componenti interne e astratte al disegno dello spettacolo. Immagini come legante tra voce, musica e suono.

I suoni registrati trovano spazio nella narrazione a volte mescolati alla musica, a volte riportando con forza al monologo recitato. E infine la voce, che nel mezzo di linguaggi così diversi e approfonditi deve cercare una geografia di movimenti
chiari, diretti, nitidi. Lo spettacolo è la ricerca di equilibrio. L’equilibrio necessario per appartenere ad un luogo, a se stessi. Lo chiamiamo monologo per attore, violoncello, immagini e suoni. Per- ché sono in quattro, là sopra, a raccontare.
E poi luce, per provare a immaginare, a sognare.

Monologo acquistabile in tre lingue!

http://www.directions.ch/index.php?option=content&task=view&id=300
Cartaceo: 15 x 21 cm, 88 pagine, ISBN 978-88-97308-14-0 (versione trilingue),
CHF 10,00
Disponibile anche in versione Ebook in tre files separati su più piattaforme (Apple iBooks,
Amazon, Kobo…)

Il radiodramma

Per chi si perdesse il teatro, ci sono i radiodrammi che passeranno ahimé non sulla nostra radio ma sulla RSI2 e al festival dei radiodrammi a Berna:

15.02.14 / ORE 19.00/ STADTGALERIE BERN
IL VIAGGIO DI ARNOLD
Per la prima volta la lingua italiana al Festival di radiofonia SonOhr di Berna (www.sonohr.ch)

16.02.14 / ORE 17.35/ RSI RETE DUE
IL VIAGGIO DI ARNOLD
In onda su RSI RETE DUE.